mercoledì 18 maggio 2011

Stavolta parliamo di nucleare. Ma non solo

Vignetta settimanale dedicata stavolta al nucleare: sempre di referendum si tratta (sempre che il quesito non venga eliminato, ma speriamo di no), quindi le vignette sull'acqua lasciano per una volta volentieri il posto.

Dunque, cosa dicono i sostenitori del nucleare? Che è un'energia pulita. Efficiente. Che non è pericoloso. Che d'altra parte non si può continuare a contare per sempre sulle fonti di energia non rinnovabili.

Bene, c'è poco da fare: nessuna di queste affermazioni è vera, fatta eccezione per l'ultima: è vero, bisogna puntare sulle fonti di energia rinnovabile. Peccato che l'uranio non lo sia.

Prima della vignetta, è necessaria una spiegazione: nella mia città fino a venticinque anni fa era attiva un'industria molto fiorente sulla quale però c'era (molto) da dire in materia di inquinamento ambientale e salute non solo dei lavoratori, ma anche dei cittadini. Era un fatto assodato: moltissimi, tra operai e non, ogni anno si ammalavano, molti morivano, tutti con le stesse malattie. La colpa era inequivocabilmente della fabbrica, dove le persone avevano respirato ciò che le aveva fatte ammalare, e da dove le polveri tossiche erano partite per diffondersi in città.

E cosa dicevano i dirigenti della fabbrica? Che i rischi non erano più rilevanti, che è vero il pericolo c'era, ma erano state prese misure precauzionali sufficienti a garantire la perfetta salubrità, ora, dell'ambiente di lavoro.

Non vi sembrano parole familiari? Con le debite differenze di contesto, è più o meno quello che voglino farci credere sulle centrali nucleari.

La fabbrica, si sarà capito, era l'Eternit. Oggi a Torino si sta tenendo il più grande processo penale d'Europa, contro i padroni di questi stabilimenti dove la gente moriva. I pericoli non erano inventati.

Perciò, vignetta amara questa settimana. Ma se è vero che gli esempi servono, meglio ricordarsene.


(C) Gea Ferraris

Una nota: le parole dell'oratore sono riprese quasi letteralmente da una conferenza stampa tenutasi all'Eternit nell'83. La frase 'originale' era: 'Le attuali tecnologie rendono l'amianto sicuro e sotto un'esposizione di due fibre/cm3 si può ragionevolmente affermare che non ci siano rischi per la salute'. Chiaramente, non era vero.
Perché abbia questo testo, è un'altra storia. Che spero di potervi raccontare presto...

mercoledì 11 maggio 2011

Vignetta del martedì + 1, ovvero: ancora scuse??!?!

...eeeeh, lo so, oggi non è martedì... ma in fondo il tempo non è una convenzione umana? Ehm. Ok. L'importante è non sbagliare il giorno per votare al referendum, dato anche che ce ne sono due a disposizione!
La Favola Blu continua con la sua piccola ma sentita campagna-promemoria, stavolta con due vignette in un colpo solo!, una sull'acqua e una sul nucleare; si tratta in realtà di un manifesto (ed ecco spiegata la qualità non proprio eccelsa dell'immagine... perdonatemi), anche lui realizzato per ricordare le date del referendum.
Alla prossima!



(C) Gea Ferraris

martedì 3 maggio 2011

Quante scuse!

Eggià, doppia scusa a 'sto giro: uno, per aver zompato l'appuntamento di martedì scorso (tra pasqua e pasquetta ho allungato un po' le vacanze, lo devo ammettere -_-), e due, per la qualità risibile dell'immagine dal momento che l'ho tirata su tramite macchina foto e non scanner...
Però mi sembra che si veda abbastanza bene, o almeno così pare dal mio portatile dalla scheda grafica non proprio eccellente (scusa numero tre?). Del resto, ho pensato: se si vede decentemente qui, su uno schermo appena poco più decente (e ci vuol poco) sarà tutto grasso che cola...

Vabbè, bando alle ciance! Si ritorna con l'appuntamento del martedì, ed ecco qua la nuova vignetta, stavolta in effetti più una mini striscia (vedi che mi faccio perdonare), e pure con due guest stars che hanno insistito tanto per contribuire alla causa!




(C) Gea Ferraris