lunedì 28 dicembre 2009

Natale ricco, mi ci ficco!

E allora, com'è andato il Natale?
Il mio è stato belliffimo, ed uno dei motivi di questa belleffa lo potete vedere qui sotto, perché sotto l'albero c'era una delle cose che più mi piacciono...


(C) Gea Ferraris
...che più mi piacciono e che meno (=per nulla) so usare! Per cui vedremo se Ale si pentirà di avermelo regalato (i vicini di certo sono già pentiti al posto suo, d'altra parte quanto a casino non possono proooprio dire nulla, e io almeno faccio ARTE [coff, coff... dev'essermi andato qualcosa di traverso]). Da parte mia, vi terrò aggiornati in maniera fumettosa sui miei progressi (almeno spero... di fare progressi, intendo) e sull'andamento di questa bellissima amicizia - che spero venga prima o poi corrisposta anche dal violino.

Nota fumettosa, per l'appunto: incredibile! Per una volta ho usato Photoshop per qualcosa di più della scansione! Il tipo di colorazione è debitore della mia recente lettura del bellissimo "Lackadaisy", di cui presto vi parlerò... e poi in arrivo altre notizie ad aggiornamenti!
Insomma, un bel po' di robine per inciccire un po' questo blog... state con me!:)

giovedì 24 dicembre 2009

Finalmente (quasi) Natale!!!

Puff... puff... e finalmente rieccomi qui, dopo un sacco di tempo!!
La povera Favola Blu ha bisogno di una bella spolverata, dopo più di un mese in cui non sono più riuscita a mettere niente di nuovo... sapete com'è, purtroppo per esser tranquilli è necessario portare a casa qualche dindino, e se il Natale è belliffimo è pur vero che se lavori in un posto che si occupa fra le altre cose anche di omaggini per l'appunto natalizi, nel periodo delle feste può toccarti di fare un milione di ore di straordinario (non sono sicura della corretteza italiana di questa frase...).

Ma ora posso tornare a considerare unicamente il lato bello del Natale... e farvi i miei migliori Auguri per le Feste, ringraziandovi anche di essere ogni tanto passati a fare una visita da queste parti, nonstante la mia lunga assenza!!!:)

Per ora vi saluto, ma vi lascio dicendovi che nonostante il superlavoro "non disegnoso" non ho abbandonato di certo i miei disegni e i miei progetti... perciò a presto con qualche piccolo aggiornamento!

Ancora tanti auguri!!!


(C) Gea Ferraris

venerdì 30 ottobre 2009

Ancora sui tetti a guardare il mare...

Io tengo tantissimo a "Il mare sul tetto"... forse si era capito, mh?:)
Come ho già detto, però, se sono più che convinta della storia - intesa sia per il "cosa" succede sia per il "come" succede e per quel che vuole significare... i livelli di lettura, insomma - so bene che i disegni ed i colori sono ancora parecchio imperfetti, comunque lontani dall'idea che ho sempre immaginato... tenendo anche conto che ormai da quando avevo iniziato a disegnarlo sono passati - glom! - quasi due anni.

E così, ogni tanto, mi rimetto al lavoro riprendendo scenari e personaggi, sperando di aver raggiunto un'esperienza sufficiente per esserne pienamente soddisfatta (e che lo possano essere anche gli editor, effettivamente...)
Queste che vi mostro sono la seconda versione delle prime tre tavole, che in effetti hanno anche loro ormai un annetto (le volevo mettere qui da un bel po', e poi ci sono stati altri lavori in mezzo...) ma ora mi sembra un buon momento per tornare sul discorso!

(La vecchia tavola uno la si può trovare qui)

(qui la vecchia tavola due)

(e qui la vecchia tavola tre)
(C) Gea Ferraris


Come potete vedere ho cambiato anche qualcosa della sceneggiatura.. fatemi sapere cosa ne pensate, se volete, ogni critica è utile e interessante!


P.S.: c'entra niente, ma in effetti un po' anche sì: su questa pagina di afnews, il mio articolo sul FIBDA 2009!:)

martedì 20 ottobre 2009

L'italiana in Algeri

[che in realtà ignoro totalmente che cosa accada in questa - mi pare - opera lirica, epperò fa figo perché sembra una citazione (ma in realtà non la è perché come dicevo ignoro totalmente cosa accada eccetera eccetera)]
Insomma, eccomi qui a cercare di raccontarvi qualcosa della mia avventura algerina... a cercare, perché non è affatto facile fare un riassunto di tutto quello che è successo!!! E' stata un'esperienza davvero bellissima, con un sacco di persone che mi piacciono tantissimo e che sono felice di avere conosciuto. E in più, un bel po' di contatti.:)



Algeri è tutta bianca e blu, case alte - alcune semplici altre ricamate da un sacco di fregi e decorazioni - pressoché una parabola per finestra.
Quando vai a scuola guida impari che il codice della strada segue la regola del più forte, e a far le guide ci vai con Vin Diesel. D'altra parte l'uomo (ma anche la donna) di Algeri non ha paura del traffico e delle altre automibili, e questo lo dimostra districandosi abilmente tra le macchine anche in veste di semplice pedone (fortunatamente l'unica volta che ho attraversato la strada era in una zona poco trafficata, altrimenti sarei probabilmente ancora lì adesso).


Gli algerini sono allegri e ospitali, e hanno simpatia per gli italiani. Del resto, tutti, non solo loro, conoscono almeno una parola o una picola frase nella nostra lingua, che sia "buongiorno" o "come stai" o "la vacca che ride" (che insieme a "dov'è il bagno" rappresentava il bagaglio di italiano di un omino molto simpatico di cui purtroppo ho scordato il nome); di conseguenza, nonostante il mio francese (e il mio inglese!) alla noio vulevàn savuàr (no dai, sto esagerando) non mi sono mai trovata a disagio... e comunque ci siamo capiti un po' con tutti. Unico neo dell'essere riconosciuta come italiana? Ma lo devo proprio dire?
Ok. L'italiano è famoso nel mondo, ma non perché quattro anni fa abbiamo vinto i mondiali di calcio. Eh no.
Canadese ad algerino: "Sarkozy non sarà un dono, ma Berlusconi...".

Fumettisti da tutto il mondo, e siccome è bello quando metti insieme dei fumettisti - perché generalmente sono tutti un po' sconvolti (ma in senso buono!) e amano parlare di ciò che amano (ovvero il fumetto, il disegno, e così via) - ed è bello anche quando metti insieme gente da tutte le parti del mondo - perché le culture e le abitudini si mischiano e se ne esce sempre arricchiti - quando metti insieme dei fumettisti che vengono da tutto il mondo l'interesse, l'arricchimento ed il divertimento sono di conseguenza su due fronti.
Questo per esempio è quello che succede quando vai a pranzare con dei disegnatori e la tovaglia è di carta:


L'interprete timido del festival: quando Daryl Cagle alla sua conferenza disse che si era accorto che le visite aumentavano sulle vignette dedicate a Janet Jackson perché "Tutti vogliono vedere le enormi tette di Janet Jackson", l'interprete in visibile in difficoltà diceva che "Tutti vogliono vedere Janet Jackson"...

Ed ecco invece la caricatura di Bruno, dalla Francia!
(Per queste ultime due foto, ringrazio il mio amico Allan Cavanagh)

Insomma, un ambiente oltretutto molto stimolante, perché non c'è niente che solletichi di più l'ispirazione e la voglia di disegnare del vedere altri farlo.
Come ad esempio all'esposizione del festival, che montava le tavole su supporti di - boh? - cartongesso sui quali gli standisti e i fumettisti potevano disegnare:



L'esposizione... di conseguenza, la prima volta che è successo questo:


eh, son soddisfazioni!^.^

Altra soddisfazione: eccomi qui insieme alle "signore del fumetto" del festival:

Da sinistra: le mie amiche Gihèn Ben Mahmoud, tunisina da tre anni a Milano, e Marwa Kamel dall'Egitto, una ragazza congolese di cui non ricordo il nome e mi vergogno tantissimo -_-'''', la simpaticissima e gentilissima Jan Eliot dall'America, la - in senso molto buono! - fuori di testa Titane (e spero di aver scritto giusto il suo nome d'arte) dalle Mauritius, io me medesima, e Lena Merhej dal Libano, la vincitrice del concorso!
Ed insieme ad altri vips:

che nell'ordine sono, da sinistra: Marco, editore francese con origini italiane, Monsieur Francis Groux, fondatore nientemeno che del Festival de la Bande Dessinée di Angouleme, una persona estremamente amabile e simpatica, Madame Dalila Nadjem, del Comitato di Organizzazione, io me medesima, il mitico Giuseppe Calzolari direttore della Scuola del Fumetto di Milano, e di nuovo la mia amica Gihèn.


Qua sopra invece mi potete vedere di nuovo con la mia amica Marwa Kamel, disegnatrice egiziana, mentre il monumento che spunta lì dietro merita di essere visto meglio:


Mica male il luogo dove si svolgeva il festival, non vi sembra?

Insomma, questa era solamente la seconda edizione, di conseguenza il tutto era ancora un po' in rodaggio, alcune cose sono da correggere, altre da migliorare, ma è stata in ogni caso un'esperienza davvero bella e utile, professionalmente e "personalmente" (ma si era mica capito??), e penso che con gli anni questo festival, se continua su questa strada, potrà diventare un appuntamento molto importante per il fumetto internazionale. Io nel mio piccolo cercherò di dargli una mano, e poi staremo a vedere...!

domenica 11 ottobre 2009

Il Mare sul tetto rockeggia e rolleggia...:)

Concedetemi di essere immodesta: io, che "Il mare sul tetto" spaccasse, l'avevo sempre pensato...
Linguaggio ggiovine a parte, è una storia di cui mi sono innamorata e nella quale ho sempre creduto, rendendomi conto, certo, che i disegni potevano e dovevano essere migliorati, ma essendo convinta di ciò che racconta, nel dove e nel cosa.
Adesso date un po' un'occhiata a questo linko, e cercate Italie...

http://www.bdalger.net/participants.html

[me la sto tirando un po', mi sa... ihih]


Insomma, martedì si parte!! E poi vedremo un po' come andrà... di certo, la soddisfazione di essere in "finale" non me la leva nessuno!
Incrociate le dita...:)
(C) Gea Ferraris

venerdì 18 settembre 2009

Dove osano le aquile

...ovvero me stessa a lavorare su un ponteggio al secondo piano! Ma sto scherzando, fortunatamente non soffro di vertigini e comunque l'architetto ed i due decoratori (che hanno davvero avuto molta pazienza con me, povera pivellina alle prime armi!:) ) mi hanno messo duemila "ringhiere" dietro la schiena, che se fossi caduta voleva dire proprio che l'avevo fatto apposta.

Giovedì scorso, a un certo punto, un insettino si è posato sul blu dello sfondo della mia finta finestra... mi piace immaginare che abbia provato ad entrare in quella stanza che in realtà non esiste...

E così, il lavoro è finito. Appena in tempo per non prendersi la pioggia di lunedì in poi, perché in realtà l'ultima pennellata l'ho data per l'appunto quel giovedì scorso che dicevo prima. E com'è stato fare questo strano lavoro, potreste chiedervi?

Mi è piaciuto, molto. Perché era qualcosa che non avevo mai fatto e che non è che ti capiti ogni giorno. Perché "pasticciare" sui muri è un sogno che si ha da bambini, e io in questo caso avevo anche il benestare dei padroni di casa (eh beh). E perché io mi affeziono tantissimo alle mie opere, ma questa, anche se è stata venduta e non sarà a casa con me, potrò vederla ogni volta che vorrò.

Mi affeziono, sìsì. Anche per voi è sempre bello - ovviamente - ma pure un po' malinconico, finire un lavoro? Stare a osservarlo per minuti e minuti, in alto in basso destra sinistra sopra sotto e decidere che "Sì, è finito davvero", quindi smettere di lavorare su qualcosa che ti ha coinvolto (nel senso del lavoro, ma soprattutto delle emozioni) per un po' di tempo? Io il mio gatto me lo sono salutato ben bene, ho salutato anche i vasi di fiori e la tenda... il decoratore mi ha preso un po' in giro :)

Adesso si aspetta che il ponteggio venga smontato per poterlo vedere bene e senza ostacoli... nel frattempo però mi pare giusto offrire un assaggino...


martedì 1 settembre 2009

Antipasto di trompe l'oeil

Finito il pannello! Cioè, in realtà l'avrò finito tipo due settimane fa... ma poi le vacanze hanno (finalmente) chiamato, così vi aggiorno oggi su come prosegue questa buffa avventura.
Insomma, come ho detto: finito il pannello! Presentato ai committenti, che hanno, mi si dice, molto gradito (evviva!^.^ ).
Venerdì... e venerdì ci si arrampica. Aiuto! Non per l'arrampicata, ma per l'emossione... verrà bene?
Vi terrò aggiornati... o comunque vi racconterò il finale della storia!


Il pannello prima di cominciare... volevo fargli una foto quando era ancora tutto bello bianco...:)


Il disegno trasferito sul pannello...


...ed eccolo qua!

Bene, ora fatemi gli in bocca al lupo del caso! ^^

martedì 11 agosto 2009

Colazione da Whiskas

Per la serie Personaggigattosi, dopo Marilyn continuiamo con un'altra diva del passato!


(C) Gea Ferraris
Nel frattempo... si comincia a dipingere il pannello di prova per il trompe l'oeil... che Iddìo me la mandi bbuona...! O.O

mercoledì 5 agosto 2009

Questa volta vi presento... La briscola in cinque e Il gioco delle tre carte (nonò, non sto per parlarvi di giochi da fare al mare in compagnia)

Dunque, ditemi un po' se c'è qualcuno che non si sente subito a casa quando va in Toscana; da quelle parti mi son sempre trovata ad avere a che fare con persone estremamente simpatiche, ospitali, gentili... e 'on un accento tra i più simpatici che ci siano!

E questa è una cosa. La seconda sono i vecchietti, quelli un po' buffi, caricaturali, che trovano sempre un motivo per protestare contro qualcosa, e però, alla fine, sempre con una certa ironia, o sarcasmo, alle volte... e amano ancora divertirsi, stare in compagnia, vecchi in fondo solo nell'aspetto. Devo averlo già detto, ma alla Scuola del Fumetto i miei compagni mi prendevano un po' in giro perché in tante mie storie c'era qualche vecchietto [tipo questa qui]... :)

C'è anche una terza cosa, che non mi coinvolge molto ma è in effetti il motivo per cui ora scrivo questo "post" [parola che continua a non piacermi, umpf], ed è la briscola in cinque. Ovvero il titolo del libro che spinse l'amico Giorgio a comprarlo e regalarlo al mio ragazzo e agli altri tre compagni del briscone del lunedì (e così me lo son letto pure io).

Ecco, per tutti questi motivi, io e Ale ci siamo comprati anche il seguito, per l'appunto Il gioco delle tre carte.
Sono scritti bene, scorrevoli, freschi [ed easy! Solo alcuni capiranno...:P ], con dei personaggi che non si può davvero non amare! Poi se amate i gialli ci sono anche gli omicidi su cui indagare, uno per ciascun libro... che per me passano tranquillamente in secondo piano, da quanto ho adorato Nonno Ampelio e compagnia.

Tanto che non ho potuto non disegnarli, i quattro "cavalieri dell'INPS", in uno dei tanti momenti di alzata interessata e curiosa di sopracciglia, del tipo "Ma va'?! O dicci an'ora quarcosa, suvvia!"
Da sinistra a destra: il Rimediotti, Pilade, Aldo e Ampelio!


(C) Gea Ferraris
Insomma, se sono riuscita ad incuriosirvi...
"La briscola in cinque" e "Il gioco delle tre carte", di Marco Malvaldi, edizioni Sellerio Editore Palermo.

lunedì 3 agosto 2009

Si trompa l'olio!

...ovvero un trompe l'oeil, mia prima esperienza in questo campo e speriamo bene...:)

E' un lavoro che mi incuriosisce e mi ispira moltissimo, ovviamente perché ha a che fare col disegno e la pittura, col creare qualcosa che prima non c'era, e poi non ultimo (e uno li chiama i casi della vita)... avrà come soggetto un gatto! Quindi non posso proprio volere di più - o meglio sì: posso, e devo, volere che venga proprio proprio bene... ehm sì, sarebbe auspicabile.

Attualmente prima che mi "attacchi al muro" ci manca ancora un pochino, ma il disegno è stato approvato e ora tocca a me esercitarmi a dipingere su intonaco, cosa che come dicevo non ho mai fatto. Casalesi, non temete, non verrò a pitturare i muri delle vostre case di nascosto e nottetempo! Mi eserciterò su un pannello di compensato intonacato per l'occasione. Che così se viene una schifezza è anche più facile da scagliare giù dalla finestra...:P

Finestra, giusto. Non l'avevo detto, ma è questo che sono chiamata a creare: e in effetti il riquadro di una finestra murata è ottimo per ricreare l'illusione che quel vano sia ancora aperto, e che dall'altro lato ci sia quello che vogliamo noi.

Curiosi delle tappe fino al disegno finale?
Sono partita da bozzetti molto veloci, ad acquerello, per capire gli ingombri e i colori:

questa era l'idea iniziale, quella di un gatto simpatico e gigantesco che occupasse l'intera finestra. Un po' incombente, forse? Non so, ma di certo non rispettava il vero senso del trompe l'oeil, dell'inganno dell'occhio: un gatto gigantesco non può certo essere vero e meno male... pensa se è uno di quelli che per dormire ti salta sul letto, magari sdraiandosi comodamente sul cuscino...).
Così, si cambia un po' il tiro, e il gatto diventa a grandezza naturale. Ispirandosi poi ad un trompe l'oeil che potete vedere a Varazze, si aggiunge anche una persona.



Modifiche della persona (che diventano due, a simboleggiare i padroni di casa, lui che suona il flauto e lei con dei magnifici capelli ricci) e aggiunta di una bellissima tenda svolazzante...



...per poi arrivare alla versione definitiva, dove si è pensato di fare solo del gatto il rpotagonista della scena. Due vasi di fiori ed ecco qua il bozzetto definitivo!


Ultimo passaggio del lavoro su carta, il disegno "in bella" e in scala:

(C) Gea Ferraris
Alla prossima con il pannello d'intonaco... wow.

giovedì 23 luglio 2009

Premi bloggheschi!

La mia amica nonchè sorelloska Manuela Soriani mi manda - con mia gioia & imbarazzo #^_^# - questo graditissimo premio bloggoso! Grazie mille Manu!
Questo tra l'altro mi permette di rimediare alla mia dimenticanza verso due (DUE!!) premi "conferitimi" dalla mia amica Simo, e che ormai poverini hanno bisogno di una bella spolverata (perdonami tantissimo, Simo... la mia memoria fa davvero schifo... é_è)

Ma andiamo per ordine se no mi sconfondo.


Signori: il premio di Manu!




E ora mi si dice che devo rivelare sette cose su di me.
Sette??? Sarà dura. Ma ci proviamo. Tra l'altro in effetti la prima è facile, e non può essere che

1. Quando mi si dice di raccontare qualcosa di me, non so mai cosa dire. Anche se non ci vediamo da mesi e mesi, se mi chiedi "E allora, cosa mi racconti?" potrebbe essere accaduto l'inverosimile che la mia mente comunque si aggroviglierà su se stessa e si incasinerà e la mia risposta sarà sempre e comunque "Mah, non saprei"

2. I bambini mi mettono soggezione. Tantissima, non so mai come comportarmi con loro; devo sperare che siano loro a "fare il primo passo" - che poi se non sono timidi che se ne stanno sulle loro mi diverto anche un bel po' a giocarci insieme. Comunque, più sono piccoli, più sono convinta di trovarmi di fronte a degli strani esserini "alieni"...

3. Di certo sono stata un gatto, in una vita precedente. Lo so perché molte caratteristiche mi sono rimaste appiccicate ancora adesso...

4. ...e d'altra parte non so bene cosa accada dopo aver lasciato questa vita, ma mi auguro profondamente che non abbia ragione chi crede nella reincarnazione, perché a ricominciare tutto da capo n'artra volta... no, non ce n'avrei proprio voglia.

5. Il mio piatto preferito in assoluto è la pasta alla carbonara (soffritto di cipolle prima e rigorosamente niente panna dopo, un uovo per commensale "+ uno per la pentola"... la festa del colesterolo, insomma); nei dolci, datemi qualunque cosa contenga cioccolato e sarò felice.

6. [Ancora due??? Che fatica...] uhm... sono la persona più insicura del mondo. A volte temo perfino il mio stesso giudizio.

7. I miei generi di storie preferiti sono le favole ("classiche" ma anche nere o di qualsiasi colore - e se lo dice una che ha intitolato il suo blog"La Favola Blu"...), quelle che piacciono ai bambini ma anche agli adulti perché ci possono vedere "qualcosa in più"; ma anche le storie cupe alla Death Note, dove chi è buono non è del tutto buono e chi è cattivo non è del tutto cattivo.. ambiguità, vie di mezzo, toni del grigio, insomma.

Incredibile, ce l'ho fatta!

Ed ecco qua invece i due premi di Simo!



E mi si chiede di raccontare cinque miei desideri e otto cose da fare ad qui all'eternità... aiuto, non è facile nemmeno questo!

Se escludiamo quelli scontati, tipo la pace nel mondo (nonchè una maggiore attenzione all'ambiente, perché sulla Terra non contano mica solo gli uomini, eh) e cose così... diciamo che i miei desideri sono riuscire a vivere di ciò che amo fare (ovvero inventare, storie, disegni, storie & disegni, in qualunque loro forma, e si era capito), e farmi una bella casa con dentro una bella famiglia, e che tutti stiano bene e vivano felici e contenti... non sono cinque, ma altro non mi viene in mente.

Cose da fare? Beh, a parte cercare di realizzare i desideri qui sopra... uhm, prima di uscire devo riordinare la cucina, per esempio. E domani devo mandare un paio di mail (Lisa! Parlo anche di te!). E poi... beh, un fracco di altre robe, ma altro che otto se sto a scriverle tutte! E perciò mi fermo qui.

Ed ora giro il multipremio a:

Sabriciola: http://sabriciolarts.blogspot.com/
Tina: http://tinainwonderland.blogspot.com/
Cube: http://10spiritisullapuntadiunago.blogspot.com/
Fra Tatina: http://chat-nocturne.blogspot.com/
Quell'accidente d'un Mark Wain, che così magari si decide a scrivere qualcosa di nuovo...: http://markwain.blogspot.com/
Vera: http://verolla.blogspot.com/
E, ultimo ma non ultimo, BlackSand: http://blacksandblog.blogspot.com/

Ed ecco, siccome ho fatto casino e ho incorporato tre premi in uno... insomma, fate un po' voi, vedete a quali "quesiti" preferite rispondere (ovviamente è possibile anche a non rispondere a nessuno!)

Puff puff.. sono arrivata alla fine del post! Anche tu a leggerlo? Complimenti, non credevo :)

lunedì 13 luglio 2009

Miao, miao, baby...

Ma anche a voi succede di fare un disegno e poi dimenticarvelo lì? La povera Marilyn aspettava almeno da un paio di settimane, povera.
Semplice stress o principio d'arterio? Mah...



(C) Gea Ferraris

mercoledì 24 giugno 2009

Estate, estate...

... tempo di matrimoni!
Non il mio, eh, ma essendosi trattato di una coppia di amici (e la sposina ha la mia età), questo non cambia poi molto la sostanza e non mi rende certo più giovane... eeeeh.

Comunque! Ecco qua alcuni disegni che sono diventati dei simpatici et originali centrotavola al ricevimento... potete ammirare gli sposini caricaturati in un paio di immagini molto amorevoli.

E tanti auguri a Ele e Spino!



(C) Gea Ferraris

ehi, pssst... sì, dico a te... ti sposi? fai la comunione? la cresima? celebri un evento non necessariamente religioso? e per caso vorresti anche tu dei centrotavola disegnati nonchè personalizzati? Parliamone...:)
- ding dong - fine del subdolo messaggio promozionale.

mercoledì 10 giugno 2009

Questa volta vi presento... Death Note

Quante storie trovano il loro inizio nella noia d'un dio? Se proprio vogliamo vedere, anche la nostra stessa storia, o Storia, potrebbe essere cominciata così.
Ma se il dio in questione è un dio della morte? E se il modo che ha scelto per combattere la noia è quello di far cadere nel mondo degli umani - esseri strani e molto interessanti - il suo "ferro del mestiere", ovvero il Death Note del titolo, un quaderno su cui basta scrivere il nome di una persona per far sì che questa muoia?
E infine, cosa succede se l'umano tra le cui mani capita uno strumento del genere è un ragazzo dall'intelligenza fuori dal comune, totalmente - anche lui - annoiato da questo mondo marcio, e con uno smisurato senso morale e desiderio di giustizia?

"Uccidere non può essere così facile... che diritto ho di giudicare gli altri? No, aspetta... non è quello che ho sempre pensato? Questo mondo è marcio, e coloro che portano il marcio meritano di morire! Qualcuno... qualcuno deve pur farlo, anche a costo di perdere la ragione, o la propria anima!"

E così comincia questo racconto che anzichè essere un percorso di formazione è un precipitare dentro un abisso nero, dove non è assolutamente chiaro cosa sia giusto e cosa sbagliato.

Kira (chiamato così dai media, dalla pronuncia giapponese della parola killer) uccide solo criminali e persone corrotte, con l'obiettivo di creare un mondo migliore popolato solo da persone buone. Ma lui stesso per riuscirci si fa assassino, macchiandosi dello stesso crimine per cui punisce le sue vittime, e tuttavia ponendosi al di sopra di esse. Può essere sufficiente la giustificazione che il mondo senza quelle persone malvagie è un posto migliore?

E d'altra parte colui che verrà incaricato di smascherare e catturare Kira, un altro ragazzo dall'intelligenza fuori dal comune, è un personaggio dall'inquietante bizzarria, che agisce fuori dagli schemi e per compiere il suo dovere non si pone, quasi del tutto, limiti.

Una storia oscura, ma senza neri nè bianchi, e con innumerevoli chiavi di lettura su quanto gli uomini possano essere giustizieri ed assassini, lucidi e pazzi, nè davvero buoni ma forse nemmeno completamente malvagi.
Una storia che quando finisce... manca.

Mi piacerebbe parlare del finale, perché ha un'intensità e si porta dietro tante di quelle emozioni (anche in questo caso, contrastanti) che non esprimerle è un peccato... ma non voglio rischiare di rovinarlo a chiunque non conoscesse ancora questa storia. Io per ora ho visto solo l'anime, finito ieri sera su Mtv, che se vi siete persi vi potete vedere in streaming qui (giapu con sottotitoli), ma se come me vi siete lasciati scappare il manga fortunatamente la Panini ha iniziato questo mese a pubblicarne la (ennesima) ristampa...

mercoledì 3 giugno 2009

Nuvole Anomale

Facciamo un giuoco: qua sotto c'è una bella vignettona tratta dal primo speciale Dylan Dog & Martin Mystère "Ultima fermata: l'incubo!", uscito nel lontano 1990, testi di Castelli e Sclavi e disegni di Freghieri.
La domanda è: cos'ha di strano questa vignetta?




Visto?
No?
Sì?
Considerato che la donna bionda non è Kalì (che comunque di braccia ne aveva quatrto, quindi sarebbe stato un errore comunque)...

Per cui se anche voi siete interessati e incuriositi dai cosiddetti "bloopers" nei fumetti, fatevi un giro su Nuvole Anomale... e se anche voi ne avete trovati, fate come ho fatto io e mandategli una mail!

lunedì 1 giugno 2009

Omaggio ai Tatini!

Post mortem felis.

Ovvero, l'aldilà gattoso... anime, essenze, spiriti dannati e non rigorosamente in forma felina.

Il tutto per festeggiare, in forma di sfida Puscia, l'uscita di "Kill the granny 2 - anche i gatti vano all'inferno", il secondo libro dei nostri Tatini!

Ecco il mio contributo... nella sezione specifica del forum Pusciastova trovate anche quelle delle altre sorelloske... e ora si attende il giudizio insindacabile dei Tatini: chi la spunterà?:)


(C) Gea Ferraris

mercoledì 20 maggio 2009

Il vicino è il mio nemico

Non ho mai avuto molta fortuna coi vicini.

A casa dei miei c'era il ragazzino fanatico dell'Unzi-unzi (dico c'era perchè per fortuna da qualche anno non la ascolta più spesso, e comunque non a volumi da discoteca del pomeriggio - primo pomeriggio... giusto l'ora del mio riposino);

a Milano c'era il Ragazzino Urlante, che ogni pomeriggio alle cinque (e ogni mattina alle sette e mezza-otto) ti faceva notare che stava rientrando (o uscendo), strillando per l'appunto come un'aquila strozzata;

uno va al mare per rilassarsi, e invece nell'alloggio di sopra si ritrova Gli Spostasedie;

poi Ale prende casa da solo, e io mi rallegro con lui perchè abitando all'ultimo piano non avrà persone che gli fanno casino sopra la testa...
Ma ero stata avventata.
Perché lui abita in una dannatissima casa a ringhiera. Perché contrariamente a quello che si dice, in Italia ci sono ancora alcune famiglie che hanno una barca di figli. E perché infine esistono persone la cui rotella del volume è bloccata sul max...

Non potendo seguire i consigli dei Punkreas, mi limiterò a lamentarmi qui sopra come una vecchietta acida (ma che ha molta ragione :) )... e poichè mal comune mezzo gaudio, raccontatemi se volete dei vostri, di vicini... poi a fine anno vediamo chi avrà la fortuna di poter suonare alla porta del maledetto vicino per consegnarli il premio per il peggior rompipalle dell'anno!


(C) Gea Ferraris

martedì 12 maggio 2009

Appunti

Il computer e la tecnologia sono indubbiamente molto utili, tranne quando si guastano!!! Ed eccomi perciò riemergere finalmente dopo una settimana senza il modem causa classico malinteso con la telecom (devo parlare dell'inutilità dei call center o come penso ne sapete qualcosa...?).

Un paio di cose in ballo, e speriamo che si realizzino. Che cosa? O-oh, ricordi la mia scaramanzia?... E lo so che getto il sasso e ritiro la mano, ma così magari si incuriosiscono anche gli dei e fanno succedere le cose che vorrei che succedessero...:P

Nel frattempo si disegna, si scrive, si architetta, e si ritrovano vecchi racconti che sbloccano ricordi e crisi creative... è stata una cosa molto strana e carina, e forse più avanti, se troverò una forma consona per farlo, ne renderò partecipe anche la Favola Blu.

Venerdì, invece, salvo imprevisti, si va alla mostra di De Andrè a Genova, ed ecco perciò un disegnuzzo a tema carrugesco...

(C) Gea Ferraris
E a presto, sempre che la tecnologia sia d'accordo...

venerdì 17 aprile 2009

Notizie molto varie e piuttosto eventuali

Si sa, fin dai tempi de "La metà Oscura" (intendo il Dylan Dog, perché l'omonimo romanzo di Stephen King, al quale peraltro il Dyd in questione si ispirava, non l'ho letto), che in noi si nasconde, appunto, una metà oscura. Se ora ho finito con le frasi lapalissiane, posso chiarire dove voglio arrivare.
Metà oscura, si diceva. Anche io, è logico, ne possiedo una, come te, e anche te, e anche tu che fai il furbino e cerchi di fare l'indifferente; la mia metà oscura, dopo un bel po' che le dicevo "Suvvia, metà oscura, fai la brava e stattene lì buonina", ha deciso che si è rotta le palle (che turpiloquio! Ma perché è lei che sta parlando) e che voleva esprimersi anche lei liberamente. In effetti, aveva ragione.

Ma è anche vero che una "Favola Blu" non è un posto adatto a metà oscure, per cui, se volete conoscere anche questo mio lato che nulla ha a che vedere con personaggi simpatici e carini, morbidi e colorati, e che invece vuole sfogarsi per quelle mille cose che gli fanno metaforicamente girare ciò che fisiologicamente non ha, sappiate che ogni tanto esso (il mio lato che nulla ha a che vedere eccetera eccetera) trova ospitalità presso il buon amico Mark Wain (già comparso qui nella Favola Blu in veste di scrittore, ed in quell'occasione molto apprezzato e benvoluto) in una nuova rubrica...



Spero che nessuno possa sentirsi offeso da questo mio "Lato Oscuro"... al più, ignoratelo!:) Diversamente, spero possa farvi divertire almeno un po'! Fatevi un giretto dal buon Mark anche indipendentemente dalle mie vignette (che vi segnalerò quando compariranno di nuovo), e troverete un blog arguto e dissacrante, per distrarsi da - e ridere un po' su - questo mondo d'oggi, che per essere gentile mi limiterò a chiamare... mah... boh... non chiamiamolo, meglio :)

Seconda notizia, che c'entra niente, ma proprio niente niente: se vi capita per le mani una copia del giornale "Il Monferrato", andate un po' a pagina dieci, e chissà che quel disegnuzzo non vi risulti familiare...:)

martedì 7 aprile 2009

E invece...

Vedi un po' cosa succede: ti trovi a dire che i tuoi post ultimamente scendono col contagocce, e poi il giorno dopo ti tocca pure autosmentirti pubblicando già una nuova cosa... e poi dove va a finire la credibilità?

Scherzi a parte, sono molto felice di potermi questa volta, appunto, smentire così in fretta, potendo già presentarvi il mio ultimo lavoro... che grazie alla mia amica Sara (ormai praticamente mia socia!) è davvero un £avoro!!! (bellissima questa, davvero, mi compiaccio)

Per cui...

Casalesi - ma anche Casale-limitrofi, ma anche non limitrofi, insomma... chiunque!
Impegni per i giorni 24-25-26 aprile? No? Bene! Sì? Non siate disdicevoli e disdiceteli, per accorrere numerosi al bellissimo evento di seguito mirabilmente segnalato:


(C) Gea Ferraris
...e son soddisfazioni, lasciatemelo di'!

lunedì 6 aprile 2009

Plic... plic...

...rumore di gocce dal contamedesime, un po' come le cose su questo blog ultimamente, ma si disegna e si scrive e si architetta ugualmente! un plic per volta, racconterò anche qui, se avrete pazienza di aspettare le goccine...:)

Ecco che vi presento altri amici che mi hanno accompagnato a bologna, sul mio tema preferito (e gli ex compagni della scuola del fumetto lo sanno): nonni e bambini!



(C) Gea Ferraris
Ci si rivede al prossimo plic...:)

venerdì 20 marzo 2009

Varie cose all'orizzonte

E' un periodo denso di cose di vario genere anche per voi?

...lavori fatti, "facenti" e da fare (piccoli sì, ma sempre lavori!), ovviamente sempre nella speranza e alla ricerca di qualcosa di nuovo, per riuscire un giorno a raccontarvi qualche mia storia... dalle pagine di un libro!

Lunedì è il grande giorno, dedicatemi un pensiero portafortuna: si va a Bologna, Fiera del Libro per Ragazzi!
Posso presentarvi alcuni nuovi amici che mi accompagneranno?

Aggiungi didascalia
(C) Gea Ferraris
con loro i già conosciuti Chat di Persia con la Principessa Chat-Razade, la Ballerina, il Meraviglioso Uomo-Orologio quando era ancora un Bambino, e così via...
Troveranno fortuna i nostri eroi? Intanto di certo ci faremo un bel viaggio tutti insieme...


[Nota che non c'entra nulla ma merita decisamente una menzione: dopo Watchmen due settimane fa (il giorno del mio compleanno!), stasera altro film da non perdere (per quanto mi riguarda, credo proprio si tratti del film da me più atteso per quest'anno)... finalmente è arrivato Ponyo sulla scogliera, l'ultimo film del Maestro Hayao Miyazaki!]

martedì 3 marzo 2009

Ci sono ancora neh...

...è solo che son giorni moooolto intensi di disegno et invenzione scrittorosa... presto vi metterò a parte di quello che sto facendo, per ora no perché sono scaramantica - che essere scaramantici non costa nulla e al massimo non serve a niente -.

Aspettate, aspettate.. come fa lei, almeno così mi immagino io... che questa morbida signora stia aspettando qualcosa, o qualcuno, chissà... magari un giorno mi racconterà la sua storia, e io la racconterò a voi...


(C) Gea Ferraris

giovedì 19 febbraio 2009

Ancora sul Meraviglioso Uomo Orologio

Fine del sondaggio!, si tirano le somme:

vince!: il finale zen, col 50% dei voti, dimostrando che in fondo anche in questi tempi bui e dissoluti si ha ancora voglia di buoni sentimenti... o forse che si ha voglia di buoni sentimenti proprio perchè intorno ce ne sono rimasti ben pochi! mah...

Al secondo posto si piazza il finale ironico, 33%, seguendo il mio motto preferito "l'ironia ci salverà"

Chiude il finale ammiccante, 16%, che pensavo avrebbe riscosso più successo... e invece prevalgono romanticismo e ironia, e la cosa mi fa anche piacere!

Nove voti, sei voti e poi tre, sono anche in proporzione tra loro... ma questa informazione è puramente accessoria.

Bene! Ma non è finita qui.
Vi presento il primo ospite della Favola Blu! Si tratta dell'amico Mark Wain, che ha letto la storia dell'Uomo Orologio e trovando interessante il personaggio ha voluto rappresentarlo alla sua maniera... perciò ecco qui il suo racconto sull'Uomo Orologio, corredato da una mia illustrazione, perché anch'io ho trovato interessante quello che ha raccontato... buona lettura!



(C) Gea Ferraris
L’uomo-orologio è un supereroe, ma anche i migliori ogni tanto hanno dei piccoli difetti di “salute”. E quando succede, per lui non sono momenti piacevoli. Fin da quando era un piccolo bimbo-orologio non sopportava gli orologiai. Quando sua madre gli urlava - ehi!! Si può sapere dove sei?? Dobbiamo andare dal signor Breil! Sbrigati!! Lo sai che il negozio chiude alle 19.03 in punto!!- lui correva sempre a nascondersi sotto il suo letto. Ma naturalmente era tutto inutile. Le madri ne sanno una più del diavolo e non si possono mai imbrogliare!

Anche ora che era un adulto le c
ose non erano cambiate. Però quella mattina aveva dovuto vincere le sue paure e correre a rotta di cinturino dal signor Breil. Si era svegliato con un problema tanto serio quanto curioso. Da qualche giorno in città sembrava esserci il raduno internazionale dei brutti ceffi e dei delinquenti e in conseguenza di ciò l’uomo orologio aveva dovuto lavorare senza interruzioni per giorni e notti intere. Ora, come tutti ormai sapete, l’uomo orologio aveva bisogno per caricarsi di compiere buone azioni e infatti mai si era sentito tanto forte e di buon umore come la sera prima, quando aveva finalmente fatto ritorno a casa dopo ore e ore di eroiche fatiche. Il problema aveva iniziato a manifestarsi durante la notte. Strani incubi avevano popolato la sua mente e gli avevano causato più volte il risveglio tra sudori freddi. Aveva sognato di quando da bambino aveva bucato senza motivo il pallone da calcio di un suo compagno di scuola e di quando qualche giorno prima aveva mentito ai suoi genitori per evitare una noiosa cena di famiglia. Ma era un altro l’incubo che più degli altri lo angosciava e che l’aveva spinto nonostante la sua atavica repulsione ad andare a chiedere aiuto all’orologiaio. Non si poteva forse nemmeno parlare di vero e proprio incubo. Era stato più un fotogramma. Si era visto in una strada buia inginocchiato vicino a un uomo sconosciuto disteso e apparentemente morto. E quando aveva teso una mano per toccare il cadavere si era accorto che teneva stretto in pugno un coltello da cucina sporco di sangue.

- E’ tutto chiaro - disse a
nnuendo il signor Breil - Il numero elevato di buone azioni di questo ultimo periodo deve aver causato un sovraccarico nel tuo orologio centrale, signor uomo-orologio. E questo a sua volta ha causato dei mini viaggi temporali casuali nel passato e nel futuro. - Ho capito - rispose pensieroso l’uomo-orologio. - Ma quello che mi chiedo è… insomma… il passato corrispondeva esattamente alla realtà. E’ possibile che anche quello che ho visto nel futuro sia quello che accadrà realmente? - Lo so cosa stai pensando. Ti conosco bene e questa paura l’hai sempre avuta. Hai il terrore di essere costretto a compiere gesti malvagi per ricaricarti quando il male non esisterà più. Ma io non so proprio come risponderti. L’uomo orologio annuì lentamente e mestamente.

Quella notte, così come molte altre notti seguenti, non dormì. Non riusciva ad accettare che lui, supereroe ammirato da tutti, in futuro avrebbe potuto trovarsi di fronte a una scel
ta in cui si trovano spesso tante persone normali: vivere onestamente o morire.

Mark Wain

sabato 14 febbraio 2009

E anche quest'anno, la Festa degli Innamorati

...detta anche e più calzantemente (si dice "calzantemete"??) la Festa della Perugina: avete già comprato cioccolatini e pupazzetti puccettosi?:)
Ma a parte i miei commentini sarcastici e aciduli, qualcosa in tema ce l'ho: ecco qua la mia risposta alla Sfida Puscia di San Valentino! Mi raccomando, fate un salto sul blog Puscio a vedere i lavori delle altre sorelloske... un sacco di modi di interpretare il romanticismo!


Più che camminare, zampetta, cercando di non fare rumore perché nessuno si possa sentire disturbato dalla sua presenza. Tutta una vita così, a sentirsi in colpa di essere al mondo. Eppure, in fondo, non ha molta importanza, perché la musica mette ali alle sue dita e ora qualcosa di nuovo mette le ali ai suoi piedi, per arrivare più in fretta nel posto dove sta andando. Il primo amore che si senta di vivere, il primo amore corrisposto.

Tira fuori dalla borsa gli spartiti, li sistema sul leggio del grancoda dell’Accademia, si siede.
Quando entra la ballerina non può non restare abbacinato, perché è bella come la sua amata, e come Lei quando si muove sembra galleggiare priva di peso; ma ugualmente non è Lei, perché quella non è la leggiadria di una piuma, ma di un fiocco di neve, bello eppure gelido. Lei lo guarda per un attimo, e sul suo bel volto altero si dipinge la delusione di vedere seduto al pianoforte non quell’altro pianista, unica persona capace di scaldarle il cuore, ma solo quell’omino goffo, insicuro e un po’ curvo su se stesso.

(C) Gea Ferraris
Le prime note rompono il silenzio, e sembrano piccole scintille a punteggiare una coltre di buio. Poi sono stelle, e infine divampa un sole caldo che sembra estate, ma non quella afosa e pesante di un agosto continentale. Una brezza di note scintillanti solleva il fiocco di neve, e lo trasporta con sé, e la neve si scioglie, ridando calore alla piuma che teneva prigioniera. Lui le sorride, ora che è tornata, e non si accorge che in quel momento anche il suo guscio si rompe, così che ora anche Lei lo può finalmente riconoscere, e ricambiare il sorriso di cuore. In questa maniera, da lontano, continuano a parlarsi d’amore, volando con le note, ognuno a modo suo, in una ballata che è dolce e malinconica al tempo stesso. Perché se è la musica ad unirli, è anche ciò che li tiene lontani. Cosa accadrebbe se Lui si alzasse per abbracciarla? Se Lei desiderasse tenerlo per mano mentre lo guarda?
Non ci pensiamo, la musica continua. Inutile pensare a che accadrà quando tornerà il silenzio… fingiamo così, che non tornerà mai.

L’eco dell’ultima nota piano piano si zittisce, e non può essere altrimenti. L’ultimo sguardo si spegne, la piuma torna ghiaccio, il guscio si richiude.


Fino alla prossima sonata.

martedì 10 febbraio 2009

A6 fanzine!

Cara gente, è finalmente online il nuovo numero di A6 fanzine, la rivista della sorelloska puscia IsaComics!!! Tema: l'erotismo in tutte le sue svariate sfaccettature... su su, che aspettate a darci un'occhiata?:)

...e se seguite il profumo di cioccolato, potrete anche trovare questa illustrazione di me medesima... grazie ancora Isa! :)

(C) Gea Ferraris - A6 fanzine

martedì 3 febbraio 2009

Elovun


(C) Gea Ferraris
Metti un pomeriggio di sole, il primo che sembri primavera, non importa che non lo sia davvero, o che viceversa invece sì. È sufficiente che lo sembri, così si può finalmente lasciare a casa il giubbotto, e sedersi sul prato col naso piantato all’insù non fa più gelare il sedere.
Se poi sei bambino, su quel prato ti ci rotoli fino a impanarti d’erba, (tanto passeranno anni prima che ti possa – o ti debba – interessare cosa siano i programmi della lavatrice). E salti e giochi e ti picchi scherzosamente con gli amici, così quando sei stanco è ancora più bello starsene lì con la schiena a terra e il naso in su, mentre il respiro si calma.

Guarda che cielo che c’è oggi pomeriggio.

Quante cose sono le nuvole? Tutto quello che vuoi, probabilmente, e di certo anche qualcosa d’altro a cui ora non stai pensando, ma che qualcun altro in altri spazi e altri tempi ha pensato sta pensando o penserà.

«Quello è un coniglio, con le orecchie luuuunghe!»
«…aspetta, aspetta, dove?»
«Un pochino lì a destra, proprio sopra il salice, lo vedi? »
«Uh sì, eccolo! È vero, ha proprio le orecchie lunghe! L’hai visto, Tommy?»

Non è che Tommy sia antipatico. Però è tanto tanto timido, l’ha detto anche la maestra: “Dovete aiutare Tommy ad essere vostro amico, perché per lui non è facile”. Così gli altri bambini, un po’ per bontà, un po’ per curiosità verso quel bambino così strano, lo chiamano a giocare con loro. E lui partecipa ai giochi… solo che lo fa sempre a modo suo.

«A me sembra un topo capovolto»

L’avevo detto o no che giocava a modo suo? E al gioco delle nuvole Tommy vedeva oggetti e animali come tutti gli altri bambini… però li vedeva a testa in giù (era rimasto famoso quel dittafono capovolto di fine luglio, un po’ perché era stata la prima volta che avevano giocato insieme a guardare il cielo, un po’ perché nessuno dei bambini aveva idea di che diavolo fosse un dittafono).

Ah, ma stavolta sono preparati. Si scambiano occhiate d’intesa pronti a scambiare anche il punto di vista di Tommy. La logica è cristallina: se Tommy vede tutto capovolto, non potendo capovolgere il cielo sarà più che sufficiente e non molto difficile capovolgere Tommy stesso.
Lo aiutano a reggersi in equilibrio sulla testa, tenendogli le caviglie e le gambe. E sono contenti, perché finalmente anche Tommy vedrà come vedono loro; certo, messo così con le gambe per aria non potrà vedere il “loro” coniglio. Ma potrà vedere nel verso giusto almeno il suo topolino.

«Allora, che dici? Ora vedi il tuo topolino diritto. vero?»

«Ehm, no. Però vedo il vostro coniglio».