giovedì 17 novembre 2011

Eternit - dissolvenza in bianco: i personaggi principali

Questa è una storia corale - come sempre accade quando si tratta di prese di coscienza riguardo problemi che coinvolgono tante persone: si parte dal piccolo, dalla fabbrica in questo caso, per arrivare al più grande - la città - al più grande ancora - l'intera nazione. E, magari, al più grande più grande ancora: il mondo intero. Già, perché l'industria dell'amianto non è affato sconfitta e anzi: in alcuni paesi del mondo è addirittura un'industria in via di sviluppo!

Ma per arrivare al grande bisogna, come dicevo, partire dal piccolo: ed ecco perché, tornando alla nostra storia, i personaggi principali sono più di uno. Perché ci sono state, e ci sono, tante persone che hanno collaborato (e lo fanno tuttora), che si sono "passate il testimone" nel corso degli anni, che hanno aggiunto la loro voce a quella degli altri.

Qui vi presento i protagonisti. Ma nel libro, lo dicevo, di voci ce ne sono tante altre.

Mario è una persona mite, accomodante, dal carattere ottimista. Lo conosciamo nel 1957, quando felice torna a casa dalla moglie comunicandole che è stato assunto all'Eternit: questo significherà quella tranquillità economica che prima non avevano.
Lavorerà nella fabbrica fino al 1977, quando sarà prepensionato a causa dell'asbestosi contratta al lavoro.
Romana è la moglie di Mario. È una donna dal carattere deciso, che ama profondamente suo marito e la sua famiglia, della quale fanno parte anche i loro due bambini.
Non compare in molte scene, ma è tuttavia uno dei pilastri della vicenda, sostegno del marito prima e dell'intera Associazione Famigliari Vittime Amianto poi.
Nicola compare fin dall'inizio della storia quando, nel 1974, viene assunto all'Eternit. Accolto da un clima lugubre in un ambiente che lui stesso oggi definisce "spettrale", capirà praticamente subito che quella polvere bianca che vola dappertutto, anche fuori dalla fabbrica, non è semplicemente "fastidiosa".
Quando andrà in Camera del Lavoro ad incontrare Bruno pe parlare dei diritti dei lavoratori e delle loro famiglie comincerà una collaborazione che dura tutt'oggi.
Bruno compare nella storia quando Nicola lo va ad incontrare alla Camera del Lavoro, della quale era segretario, nel 1979, e accetta subito di aiutare gli operai nella loro lotta contro l'azienda e le durissime condizioni di lavoro da essa imposte.
Dalla fabbrica la lotta si sposterà all'interno della città, grazie a numerose assemblee volte ad informare anche i cittadini della realtà nascosta dietro l'Eternit. E, più avanti, si sposterà anche al di fuori del territorio casalese.
Il sindaco Coppo fa la sua comparsa a metà della storia, quando la presa di coscienza nei confronti dell'Eternit era uscita dalla fabbrica e stava prendendo piede all'interno della città.
Sua sarà l'ordinanza, prima in Italia, che vieterà l'uso di manufatti in amianto al'interno della città di Casale, che farà da apripista per la legge nazionale promulgata nel 1992.
Paolo compare nella seconda metà della vicenda, essendo un Assessore della Giunta di Casale. Da subito sarà molto coinvolto nel problema della lotta all'amianto, problema che porterà all'attenzione anche della Regione quando diventerà uno dei Consiglieri.
Sarà un destino beffardo quello che lo porterà via prematuramente alla sua famiglia.
Segnalo anche la creazione della pagina Facebook del libro: se vi va, mipiacetela e seguite anche lì le novità del libro! Fin d'ora, grazie dell'appoggio!

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