mercoledì 16 giugno 2010

Quel ciccione di un riccone

Questa volta destinata ad un manifesto, e quindi bella grossa, e quindi, esageriamo, pure colorata!
Essendo per l'appunto su un manifesto, non mi stava nello scanner, e perciò non ho potuto fare altro che una foto, che è un po' mossa, lo so... quando rimetterò le grinfie sul manifesto gliene farò un'altra!


(C) Gea Ferraris

martedì 1 giugno 2010

Vignetta!

Pare che ci siano questi tizi che vogliono fare i soldi sull'acqua.

Non mi sembra una grande idea - che è un giro di parole per esprimermi in modo gentile e non dire quello che penso nel modo in cui lo penso.

Così, io che voglio esser disegnatrice, ho disegnato! E le mie vignette hanno accompagnato il banchetto della raccolta firme per il referendum contro la privatizzazione... mentre una di loro è pure apparsa sul giornale della mia città, che sarà solo appunto della mia città epperò per me è stata ugualmente una soddisfaziùn!

Perciò, vista la soddisfaziùn, me la tiro un po' e appiccico il trafiletto pure qui sotto...

(C) Gea Ferraris
E voi, siete andati a firmare?:)

giovedì 27 maggio 2010

Cose che mi sono (all'incirca) successe

E' come dicevo l'altra volta: vado in giro, faccio cose, vedo gente, e in certe situazioni mi parte l'immaginazione e si crea scenette a partire da cose normali. Per esempio, come l'altra volta ho solo pensato di andare ad accarezzare i carlini della vecchietta ignorando del tutto i bambini (bambini ce ne sono tanti, ma carlini... anche se, con mio piacere, stanno aumentando:) ), anche ieri non è che il negoziante si sia comportato davvero così... (il prodotto scadutissimo però c'era davvero...:P)

(C) Gea Ferraris

martedì 25 maggio 2010

Sei piccole illu

Per illustrare altrettanti racconti di ragazzini dalla quinta elementare alla terza media vincitori di un concorso letterario della mia città.
Le ho dovute fare abbastanza in fretta (e un po' anche si vede, perlomeno in alcune), ma sono comunque contenta di come sono venute in stampa: sia nel libriccino che raccoglie tutti i racconti, sia - soprattutto, anche perché non sapevo sarebbe stato fatto ed è stata una bella sorpresa - sugli attestati rilasciati ai vincitori.
E poi un applauso fa sempre piacere (mi bullo un po'...)!



(C) Gea Ferraris
E poi, siccome si parla di racconti, vado avanti pure col mio...


Era strano che fossi io a prendere in mano la situazione: fra noi, era lei quella ottimista e sicura di sè. Eppure quel posto così strano mi era congeniale... forse proprio perché era così strano. "E se facendolo violassimo qualche regola che non conosciamo? Se per questo ci mandassero via?"mi dice, riuscendo a instillarmi il dubbio. Poteva anche essere. Ma in fondo non eravamo qui per "fare qualcosa"?Volevo tentare.


Così mi alzai in piedi. La mia amica mi guardava, incerta: "E se non troviamo nessuno?". Sorrisi: quindi dopotutto era d'accordo con me. "Beh, almeno magari capiamo qualcosa di questo posto. Ma secondo me qualcuno lo troviamo, vedrai" "E' una parola: è già tanto se mi vedo i piedi, qui dentro..." Già, non sarebbe stato facile. Ma in quel momento, per me, trovare qualcun altro era la cosa più importante del mondo.

giovedì 20 maggio 2010

Così, a caso

...in attesa di mettere altri disegni un po' più "seri".

Ecco qui una scena che in effetti non è successa, ma solo perché sono troppo timida per fare una figura del genere (e in questo caso non credo sia un male). Quando vado in giro mi capita spesso, di immaginarmi scene buffe, magari ne metterò qualcun'altra...

Uh, e a seguire la seconda parte del mio racconto del concorso dell'Oca, che me ne ero totalmente dimenticata!:)

(C) Gea Ferraris

E, come dicevo, ecco la seconda parte del raccontino:

Però... il caso, va bene. Ma qui non accadeva niente. Per aspettare un chissàcosa, lo aspettavo comoda sul mio divano. Voglio dire, il buio era rilassante e confortevole, ma un'attesa del tutto ignota dopo un po' da curiosa diventa perlomeno inquietante. Anche lei cominciava a sentirsi a disagio. Provai a fare qualcosa, e siccome guardarsi intorno era totalmente inutile provai con un altro senso: "C'è nessuno, qui?"

Indovina? Nessuna risposta. In effetti me l'aspettavo. Eppure, oltre quel buio, io lo sentivo che c'erano altre persone, altri come noi, che volevano provare a mettersi in gioco, a "fare qualcosa"... guardai lei: "Qualcuno c'è, lo sento. Ti va di andarlo a cercare?" "Non so se possiamo farlo" "Senti, non siamo in una prigione, non facciamo nulla di male. Magari è perfino previsto, e al massimo non combineremo nulla".

martedì 4 maggio 2010

Alice in nuova salsa

Sto per svelare il mistero su a cosa facevano riferimento gli "indizi" della volta scorsa. Che suspance degna di Giacobbo!:P

Mi piace sperimentare nuove cose, questa volta ho cambiato proprio tipo di forma d'arte (?), anche se prendendo spunto da un mio disegno. Mi sono divertita parecchio, per cui penso che continuerò ad esplorare le "commistioni" vedendo se riesco a cavrne fuori qualcosa, oltre che di divertente, anche di utile...
E ovviamente spero che quel che ho combinato piaccia anche a voi!
Bando agli indugi, ecco qui!


(C) Gea Ferraris
"Alice"
Das, stoffa, perline, stuzzicadenti, fil di ferro, cartapesta & varia paccottiglia


Ispirato dall'illustrazione di due volte fa che qui ripropongo:

(C) Gea Ferraris
(Consiglio: la base la coloro o la lascio così...?)

mercoledì 28 aprile 2010

Ancora un po' di pazienza...

...la mia, di aspettare che "certe cose" si sblocchino (impegni, impegni, dannatissimi impegni che vengono prima di altri! è_é), e quella del blog, di nuovo con ragnatele di quattro settimane...
E siccome, l'ho già detto, mi dispiace sempre lasciarlo lì per troppo tempo, metto qui qualcosina per ingannare l'attesa...

Ecco quindi degli "indizi" sulla prossima cosa che metterò qui sopra... fonti di ispirazione & suggestioni:

La già citata Alice Burtoniana in uno dei suoi bizzarri abiti


Una statuetta in bronzo di Ertè

Dopodiché, la prima parte della mia storia per il concorso Perfiducia (la prima frase era l'incipit uguale per tutti gli autori):



Non riuscivo a capire a che punto fossi. La mia vita e la mia strada mi avevano portato fin là. Ma il bello stava per cominciare

Ci guardavamo intensamente negli occhi. "E ora che succederà?" mi chiese. "Non è per questo che abbiamo deciso di venire qui?Perché ogni cosa è inaspettata e, probabilmente, casuale?" Amiche da tanti anni, seppure così diverse: lei allegra e solare, io più fatalista, forse cinica, ma non meno sensibile. Tutt'e due desiderose di prendere in mano le nostre vite. In questo strano luogo, tutto, e niente, poteva accadere.

Era un luogo strano: ci avvolgeva una calda penombra, e di questa... stanza? io potevo vedere solo lei, e lei solo me. Ma non faceva paura, era un buio caldo, confortevole; se ne avessimo memoria, probabilmente il grembo materno sarebbe un ricordo simile. La cosa, simbolicamente, aveva anche senso. Aspettavamo. Cosa sarebbe accaduto? Quando? Il perché non ce lo chiedevamo: quella domanda, qui, non aveva senso.

venerdì 26 marzo 2010

Alice

Ho sempre pensato di essere totalmente disinteressata all'abbigliamento (chiedete un po' a mia madre...). Ho scoperto che mi sbagliavo.
Il problema è che i vestiti che piacciono a me sono un po'... come dire... immettibili?
E allora li disegno. Tiè.

Questo qui me l'ha ispirato il nuovo "Alice in Wonderland" del mittico Tim Burton; la storia del film sarà piuttosto banale e per nulla azzeccata rispetto alla visionarietà e follia dell'Alice originale (il libro, dico, anzi i libri), lo spiega bene Roberto Recchioni qui nel suo blog; ma esteticamente... oooooh meraviglioso (appunto) O.O !!!
Tanto che mi ha fatto venir voglia di disegnare una "mia" Alice (che in realtà potrebbe essere un qualsiasi altro personaggio, ma siccome il disegno l'ho fatto sull'onda del film... ecco).


(C) Gea Ferraris

lunedì 15 marzo 2010

Questa volta vi presento... PerFiducia

Cari amici a cui piace scrivere, questo concorso potrebbe interessarvi, molto semplice nel regolamento e molto divertente da fare!
Si tratta infatti di inventarsi un "Eroe" e di raccontare la sua storia, seguendo le indicazioni che vengono fornite dal sito un giorno sì e uno no. La cosa divertente è che non potendo sapere in anticipo quello che l'"Oca" ti chiederà di scrivere, non si può programmare del tutto la direzione della storia... per me, che sono invece una programmatrice quasi maniacale, è una novità parecchio stimolante: scrivo di getto, e mi sa che scoprirò il finale della storia insieme ai mieie lettori...!
Qui la pagina principale del sito, a cui è necessario registrarsi; invece qui trovate la mia pagina, con la mia storia: se vi piace, potete diventarne "seguaci" (che parola buffa!), e così facendo mi aiuterete anche a salire in classifica: i vincitori verranno infatti stabiliti in base al numero dei lettori che ciascuno scrittore ha.
Fatemi sapere se diventerete anche voi dei cantastorie: saeri molto curiosa di leggere i vostri racconti!

lunedì 1 marzo 2010

Il casino è un concetto soggettivo

Qualche post fa, la mia amica ed ex compagnuccia alla Scuola del Fumetto, Lavinia, si dichiarava preoccupata per le orecchie dei miei vicini, straziate dai miei "studi" di violino...
Come si può vedere la lotta è dura (e in effetti questo è un argomento che ritorna), non c'è da preoccuparsi... (risata diabolica)...
(C) Gea Ferraris