Una settimana fa è finita una vera e propria epoca, per me. Ora se ne apre un'altra che si potrebbe chiamare "Il Resto Della Mia Vita". Che detto così suona un po' melodrammatico, ma melodrammatico non vuole essere, per niente. Anzi, con tutto che io sono di carattere malinconico (e meteoropatica al contrario... non avete visto che belle giornate autunnali ci sono state in questi giorni? Che volete, a me piace l'autunno. E l'inverno. Magari un giorno ve lo racconto.), insieme alla nostalgia per questa parte della mia vita che è cambiata sta cambiando e cambierà, mi sento piena di aspettativa... la parola giusta è curiosa, sono curiosa di sapere come va avanti la storia, fosse un libro mi verrebbe da saltare qualche pagina e sbirciare un po' più avanti...
No, in realtà non lo faccio mai; però questo è uno di quei momenti salienti in cui se ti chiamano per la cena, e magari hai anche la pancia che brontola, continui a chiedere "Un attimo!" perché non puoi proprio aspettare quella mezz'ora per sapere cosa succede dopo. Nella vita vera saltar le pagine non si può, quindi non resta che rimboccarsi le maniche e cercare di leggere più veloce... ovvero mettersi in moto perché le cose succedano. Occhio alla frase storica: perché il nostro libro ce lo scriviamo noi... lo so, banalità banalissima, ma la sostanza è vera.
Ma non l'ho mica ancora detto, qual era questa epoca che è finita...
Sette anni - numero simbolico, tra l'altro, e io adoro le simbologie - a Milano, parecchio controversi. Quattro al politecnico, perché dopo il liceo si fa l'università, no? No, ma l'ho scoperto dopo. Non troppo tardi, per fortuna. Perciò laurea breve perché ciò che si comincia si finisce (e ormai non mi mancava molto), e poi fuga veloce come il vento alla Scuola del Fumetto, per cercare di fare della mia passione anche il mio mestiere. E qui sono tre anni.
...che venerdì sono già finiti. E lo so che è un'altra banalità colossale, ma come £$=&/$ vola il tempo...
Non amo molto i post lunghi. Della Scuola vi parlerò, forse anche subito, perché l'argomento merita, oh sì. Ora voglio concludere questo mio post inaugurale, sperando che dopo averlo letto vi venga la voglia di leggere anche quelli che scriverò in futuro. Questo blog ha questo significato: ammazzare la mia infinita timidezza, così da farmi conoscere, per come sono e per quello che faccio, in cui vi assicuro di me stessa c'è davvero tanto, e - spero! - farmi apprezzare... non solo in ambito "lavorativo".
Allora a presto? :)
Nessun commento:
Posta un commento